Il ruolo della sintesi: intervista a Ottavio Di Blasi
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HOW WILL WE LIVE TOGETHER?
Nell’ultimo periodo siamo stati chiamati a reinventare il nostro modo di vivere, la nostra quotidianità, i nostri comportamenti sociali e, se vogliamo, anche i luoghi dell’abitare. Il tema del Numero 07 di AGORÀ magazine, ripreso da quello della diciassettesima Biennale di Architettura di Venezia curata da Hashim Sarkis, oggi più che mai ha assunto nuove valenze e significati. “How will we live together?” è una domanda che ci siamo fatti tutti durante il lockdown che ha scandito l’emergenza epidemiologica che ancora oggi ci troviamo a combattere. Questo interrogativo, tra giugno e settembre 2020, è cambiato. Da “come vivremo insieme?” si è trasformato in “come stiamo vivendo insieme?”. In un certo senso, la domanda che ci eravamo posti durante il lockdown, ha trovato risposta nei mesi estivi, ma allo stesso tempo è mutata in un nuovo interrogativo saturo di angosce e paure. Oggi, tutta l’Italia è soggetta a restrizioni a causa di un nemico che sta colpendo duramente il mondo intero. Un nemico che attacca su ogni fronte (politico, economico, sociale, ecc…) e che ci spinge a domandarci, ancora una volta: “come vivremo insieme?”
Il virus è la prova che siamo tutti uniti e collegati. Abbiamo imparato che siamo pronti a stravolgere le nostre vite, ad accettare restrizioni molto pesanti a favore del bene comune, abbiamo imparato che distanza fisica e distanza sociale sono complementari ma non sono la stessa cosa, che i lavori indispensabili alla società sono spesso i lavori privi di tutele (commessi, facchini, riders, ecc…), che bisogna riformulare il contratto urbano stipulato tra donne-uomini e ambiente, che vivere insieme comprende anche la natura, che uno vale uno è una bugia, che abbiamo bisogno degli altri per sopravvivere, che la realtà può superare la distopia, abbiamo imparato moltissimi altri concetti che leggerete all’interno di questa pubblicazione.
Probabilmente, fino ad autunno 2021, continueremo a vivere in una situazione di semi-quarantena, sarà un’esperienza psicologicamente devastante, così profonda che la città, così come la conosciamo, cambierà drasticamente. Tuttavia, come ogni esperienza traumatica viene offerta la possibilità di capire quali fossero i problemi della condizione precedente, per mutarli. Questo evento pone la fine del XX secolo, di un certo tipo di città, di economia e di società a favore di un qualcosa totalmente nuovo del quale non conosciamo ancora il nome. O torna tutto come prima, con ancora più voglia di produrre, di divertirsi, di aggredire il pianeta, o niente potrà essere come prima, compreso il modo in cui vivremo insieme!
Editoriale: Duccio Prassoli, Marco Grattarola
Copertina: Samuele Pellecchia, How will we live together?, Milan, 2021
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